Olio di palma – verso una produzione sostenibile?

Olio di palma – verso una produzione sostenibile?
10 Marzo 2017 Il Mercato Verde
In BIOInformAZIONE

Disboscamento, lenta scomparsa degli habitat naturali ed emissioni di gas serra, sono soltanto alcune delle conseguenze della produzione di olio di palma: un olio vegetale, molto economico, e altamente utilizzato nella produzione di cibi, cosmetici e biorcarburanti. Poco o nulla utilizzato appena 30 anni fa, l’olio di palma si trova oggi in un’amplissima categoria di prodotti. Dalla margarina, alle creme spalmabili, ma è presente anche nei cosmetici e nei biocarburanti. Nel 2014 il 45% dell’olio di palma importato è stato utilizzato come componente di biocarburante.

Un’industria che nel Sudest asiatico ha avuto effetti disastrosi sulle comunità locali e sull’ambiente. E forse – si legge nel sito http://www.europarl.europa.eu – l’Europa dovrebbe disintossicarsi da questa discussa sostanza?

Lo scorso 9 marzo è stato votato il rapporto della deputata Kateřina Konečná nel quale si richiede alla Commissione Ue di regolamentare la produzione di olio di palma in modo che possa diventare sostenibile. Una produzione più che raddoppiata dal 2010 a oggi e secondo le cifre disponibili oggi il trend dovrebbe aumentare ancora entro il 2050. “L’Unione europea è a oggi il secondo consumatore al mondo di olio di palma e il primo attore a impegnarsi attivamente nella sua regolamentazione” spiega la deputata Katerina Konečná che così commenta il video.

“Questo cucciolo di primate è stato appena salvato ed è diretto verso la scuola della giungla. È uno dei tanti orangutan del Borneo reso orfano dalla crescente deforestazione. La causa? Il boom dell’industria dell’olio di palma. L’UE è il secondo consumatore mondiale di olio di palma. Nonostante l’impegno per diventare primi nella limitazione della sua produzione, l’olio di palma continua a essere presente in prodotti dove non dovrebbe esserci e dove è totalmente inutile. Scarsamente utilizzato una trentina di anni fa, l’olio di palma si trova oggi in una varietà di prodotti come margarina, cioccolato spalmabile, patatine, ma anche cosmetici, detergenti e… biocarburanti, che rappresentano la metà di tutte le importazioni di olio di palma. Ed è probabile che la domanda aumenti, a meno che l’UE non faccia qualcosa al riguardo. Ritengo che il Parlamento europeo debba essere molto determinato e dobbiamo essere chiari nel dire alla Commissione che non deve assolutamente esserci olio di palma nei biocarburanti, che non ce lo vogliamo e che esigiamo che i biocarburanti siano sviluppati in modo da non distruggere la vita delle persone e la biodiversità. Nel 2015, i legislatori della UE hanno posto un limite ai biocarburanti a base di colture agricole, tuttavia, la Commissione per l’Ambiente del Parlamento caldeggia un intervento più deciso e rapido. Si discute di quanto rapida possa essere un’eliminazione graduale dell’olio di palma” (Katerina Konečná).

La posizione della Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO)

Il 9 marzo 2017 la Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO) ha emesso un comunicato con cui accoglie con favore la decisione odierna della Commissione Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare del Parlamento Europeo di adottare il rapporto della deputata Kateřina Konečná nel quale si richiede alla Commissione Ue di regolamentare la produzione di olio di palma in senso sostenibile: “Si prevede che la domanda globale di olio di palma crescerà in maniera significativa nei prossimi 35 anni, e la RSPO condivide il senso di urgenza della Commissione nell’assicurare una produzione che rispetti criteri di sostenibilità ambientale e sociale”, scrive il comunicato. “RSPO continuerà a promuovere la transizione dalla produzione convenzionale a quella sostenibile in Europa lavorando a stretto contatto con le Pubbliche Amministrazioni, le aziende e i consumatori e accoglie la richiesta della Commissione di un impegno pan-europeo per la fornitura di 100% olio di palma certificato sostenibile e per la firma della Dichiarazione di Amsterdam”.

Ma da chi è formata la Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO)?

La Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO) è un’associazione no profit che riunisce gli stakeholder della filiera dell’olio di palma – produttori di olio di palma, operatori commerciali o raffinatori, produttori di beni di consumo, rivenditori, banche e investitori, ONG ambientaliste, sociali o di sviluppo – per sviluppare e implementare standard globali per la produzione di olio di palma sostenibile.  È stata formata nel 2004 con l’obiettivo di favorire la crescita e l’uso di prodotti di olio di palma sostenibili tramite standard globali credibili con l’impegno delle parti interessate.

Certo è che – viene da commentare – dietro alla questione dell’olio di palma vi sono degli interessi economici enormi, che compromettono le questioni ambientali e non solo.

Conviene seguire il tema per capire cosa succederà.

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