Comunità del benessere del Mercato Verde: Lucia Ferrieri

MUSICA

Lucia Ferrieri, Musicor di ArpeinCoro in meditazione, studia da diciasette anni arpa celtica con Cristina Ruffino, elaborando un repertorio di brani medievali.

Ha terminato il terzo anno del corso di introduzione all’arpaterapia diretto dalla docente Silvia Maserati. Ha frequentato nel 2019 workshop di arpa latina americana a cura di Lincoln Almada e sta proseguendo con lo stesso gli studi approfondendo la boby percussion, l’improvvisazione e l’arrangiamento. Ha frequentato nel 2017 workshop a cura di Christina Tourin e Verlene Schermer. Musicor dal 2004, ha frequentato stage di musica irlandese e bretone con D.Bouchaud e Patrizia Borromeo.

Attualmente arpista in formazione presso il CMCP- Clinical Musician Certification Program percorso di formazione in arpaterapia fondato nel 2002 in USA e accreditato dal NSBTM – National Standards Board for Terapeutic Musicians – e presso il Trinity Collage per ottenere la certificazione LTCL – Licentiate Trinity College London – simile in difficoltà all’ultimo anno di studio in un conservatorio.

L’arpa di Lucia – la musica come sostegno per la vita

La musica è un elemento che attraverso il suonare umano e il risuonare del mondo può portare l’uomo a un risveglio.

Essa se coltivata nel giusto modo è un sostegno per la vita.

Il laboratorio che proponiamo coinvolgerà i presenti con l’aiuto dell’arpa a riscoprire la nostra musicalità innata e a farne una risorsa preziosa: con l’aiuto della voce e dell’arte di improvvisare impareremo a creare ambienti favorevoli al processo di guarigione umana. Il corso è indirizzato a un pubblico adulto.

“Corsi di Lira per bambini per le scuole Primarie”

Il corso di Lira si rivolge ai bambini di prima, seconda e terza classe elementare che desiderano intraprendere un primo approccio musicale accompagnato dalla voce.

Obiettivo

Il fine di questo percorso è avvicinare il bambino alla musica facendoli ripetere in maniera inconscia alcune azioni, sperimentando un attività che possa ripetersi fluidamente all’interno del ritmo della giornata, sviluppando il giusto sentimento. Un sentimento che se ben sviluppato possa far superare tutti i vari ostacoli di studio; fino ad arrivare a suonare senza essere troppo legati alla tecnica, vincendo la materialità dello strumento. Anche se il bambino, ma a questo punto il ragazzo, non diventerà un musicista, continuerà a ricevere dallo strumento un aiuto nei momenti di difficoltà e di debolezza.

Metologia

La metodologia si differenzia a secondo della classe di appartenenza

Nella classe II l’esperienza musicale è caratterizzata da un movimento fluido dove il ritmo non è definito da nessun contorno metrico. Tutto il movimento è guidato dalla respirazione NATURALE del bambino. Rievocando l’origine arcaica di quest’arte, si è pensato di utilizzare come strumenti : tamburo – lira e voce.

Il tamburo verrà utilizzato come strumento di accompagnamento al respiro del bambino, verranno riprodotti battiti a 70 bpm, pulsazione del cuore del bambino a 7-8 anni di età. Per attribuire qualità terapeutiche si può rallentare il tempo o ascoltare suoni più lunghi affinché il respiro venga rallentato permettendo alla mente di calmarsi. Il battito del cuore si adegua e tenderà ad accompagnare il suono.

Come per il ritmo della respirazione, un battito più basso crea minor tensione e ansia, calma la mente e aiuta il corpo a risanarsi.

La musica è un pace-maker naturale.

Studi hanno dimostrato che 10 minuti di tamburo al giorno allentano la tensione, riassestono l’orologio interno della menta e del corpo e servono sia da stimolante si da sedativo.

Il canto e il suono della lira riproduranno un’unica melodia.

Questa dimensione musicale, in cui tutto è ancora unito, è coerente e riflette la dimensione immaginaria del bambino, che guarda al mondo in maniera unitaria, senza operare alcuna separazione. Per tale motivo verrà utilizzata la SCALA PENTATONICA : tutto è casa tutto è cielo! E più precisamente la scala pentatonica di SOL+ ( sol-la-si-re-mi ) serie che si costruisce intorno al LA centrale, le cui note derivano dal paesaggio musicale descritto da Rudolf Steiner “ accordatura per quinte”.

Lo stesso consiglia un accordatura a 432 hertz, per avere un effetto gradevole e portare con comodità maggiore la voce quando si canta.

Infatti molti studi consigliano di utilizzare un registro di voce più vicino possibile al LA centrale, questo perché il registro vocale del bambinodi quest’età è decisamente diverso di quello di un adulto ( la differenza è proprio di una quinta).

Il movimento (tamburo), la produzione del suono ( lira ) e l’educazione all’ascolto (voce) verranno così introdotti in modo organico.

I nomi degli allievi ad esempio possono essere suonati con le mani o con i piedi, prima, con la lira dopo, sempre accompagnati dalla voce: in questo modo si creano i primi moduli ritmici elementari, inoltre lavorando con tutto il gruppo classe si creano le prime antifone.

Nella seconda parte dell’anno si inizierà ad introdurre il discorso di altezze del suono, in quanto nel bambino inizierà a svegliarsi il rapporto musico-spaziale.

La sperimentazione delle altezze avverrà con l’esperienza di movimenti che si allargano, ad esempio per i suoni acuti, e si restringono per i suoni gravi.

Il flauto ad esempio è in grado di esemplificare questa relazione in modo molto semplice: chiudendo tutti i buchi fino in basso.

Nella classe III inizia il percorso di scelta dello strumento musicale. Didatticamente coincide con lo studio dell’Antico Testamento e con lo studio dei mestieri, ed è proprio in questo momento che gli insegnanti di strumento li presentano in classe. Ci troviamo anche nel IX anno del bambino, un anno in cui è molto importante avere uno strumento per sostenere l’individualità che si sta incarnando sempre più. Infatti armonizzando e rafforzando il sentire, la musica può aiutare ad affrontare i momenti di debolezza e di paura propri di quest’età. Fra il IX e il X anno il bambino impara a distinguersi dal suo ambiente, vivendo l’io e l’ambiente come appunto qualcosa di esterno, di non appartenente all’io. Questa dimensione si riflette anche nel percorso musicale: nel canto si passa dalla monofonia alla polifonia, canti a due voci, canti alternati, canoni.

Nella musica si ha il passaggio dalla scala pentatonica alla scala modale ionica con accenni all’ armonizzazione attraverso l’esperienza delle quarte verso una percezione musicale condizionata dalle terze.

Il tamburo non verrà solo utilizzato come strumento di accompagnamento al respiro del bambino, ma anche come strumento per acquisire competenze ritmiche del brano proposto.

=> Contatta Lucia se sei interessato a uno di questi corsi e alla musica come sostegno alla vita!

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